La scoperta di Pina

La scoperta di Pina

Testo di Elisa Belotti; illustrazione di Adele Mori

Pina ronzava allegra in un campo di tulipani. Finalmente la primavera era alle porte, la sua stagione preferita! Amava infatti i tiepidi raggi del sole che riscaldano l’aria, i germogli che spuntano intrepidi dal terreno e il risveglio degli animali grandi e piccini che popolano i boschi, i giardini, le campagne e persino le città.

È sempre stata molto mattiniera. Le piace librare le sue piccole ali quando si scorge all’orizzonte la prima luce del giorno e adagiarsi sui fiori ancora bagnati di rugiada. Pina, inoltre, è un’ape davvero golosa. Si sveglia così presto, infatti, anche per impollinare i fiori più succulenti

Individua il fiore che più le piace e spesso si tratta di quello più colorato dell’aiuola o del prato. La incantano quelli dai pistilli slanciati, che emergono dalla corolla. Oppure quelli con i petali tanto morbidi e vellutati che, mentre lei si muove nel polline, sembrano avvolgerla in un abbraccio.

Il giorno in cui ha inizio questa storia, Pina stava svolazzando sopra un campo di tulipani. Dopo averne individuato uno, partì nella sua direzione e iniziò ad arrampicarsi sulla sua corolla. Un po’ per la foga di arrivare al polline, un po’ perché Pina è piuttosto maldestra, perse l’equilibrio in fretta e cascò all’interno del tulipano. Atterrò con un capitombolo direttamente sui pistilli, ricoprendosi interamente di polline: dalla punta delle antenne alle zampette. “Poco male” disse Pina fra sé e sé, pensando che, in fondo, quella posizione nascosta le avrebbe permesso di nutrirsi per bene e di riposare le sue ali stanche di tanto ronzare a quell’ora così mattiniera.

Mentre si rotolava tra i pistilli e si faceva avvolgere dai teneri petali del tulipano, iniziò a sentire un rumore lontano. Lo trovava piuttosto fastidioso perché turbava la quiete di quella distesa fiorita. Inizialmente non gli diede molto peso e pensò che si sarebbe zittito presto. Invece quel baccano non accennava a placarsi e sembrava addirittura avvicinarsi al tulipano in cui era sdraiata Pina.

L’ape rizzò le antenne, si arrampicò nuovamente sui petali del fiore e spiò fuori. Ciò che vide le fece rizzare tutti i peli gialli e neri del suo piccolo corpicino: un enorme trattore si stava muovendo con fare minaccioso nel campo di tulipani, sradicando ciascun fiore ed eliminando ogni filo d’erba. Una devastazione. Veniva eliminata ogni traccia di vita e quel campo di tulipani, in cui così spesso si recavano le compagne dell’alveare di Pina, stava per essere spazzato via. L’ape uscì di corsa dal tulipano, si asciugò una lacrima e fece velocemente dietrofront verso l’alveare. “Devo avvisare le mie compagne!” pensò mentre sbatteva le ali a più non posso.

Arrivò all’alveare tutta trafelata, con i peli neri e gialli scomposti e un po’ di polline sulle antenne. Non aveva quasi più fiato ma era arrivata in tempo: le compagne stavano per partire per il giro mattutino, in cui cercano i fiori migliori per nutrirsi e portare nell’alveare tutto ciò che serve per fare il miele. Pina riuscì a fermarle e a impedire che il trattore le travolgesse. Le api si misero subito a ragionare insieme per trovare un nuovo campo fiorito tramite cui nutrirsi e ringraziarono di cuore Pina che, grazie alle sue antenne attente, era riuscita a mettere in salvo l’intero alveare.

Vuoi aiutare le api ed essere loro amica o amico? Innanzitutto non spaventarle quando ti si avvicinano: potrebbero agitarsi e ferirsi. Inoltre puoi realizzare delle aree “salva api” proprio nel tuo giardino o sul tuo balcone, piantando i fiori che più piacciono a questi insetti. Tra i loro petali e pistilli troveranno rifugio e polline per nutrirsi. 

Ecco alcuni fiori che puoi piantare: facelia, calendula, veccia, lupinella, trifoglio incarnato, trifoglio alessandrino, trifoglio resupinato, erba medica, coriandolo, cumino, finocchio annuale, pastinaca, aneto, borragine, rosmarino, timo, lavanda, sulla, girasole, malva, tagete, grano saraceno, meliloto officinale.