Il nostro progetto
Le donne della porta accanto è un progetto collettivo di scrittura e creatività al femminile che parte dal riconoscimento che nell’ultimo secolo la voce delle donne nella società, o per lo meno in una parte di essa, è aumentata sensibilmente di volume, nel bene e nel male. Talvolta diventando messaggio di liberazione talvolta ingaggiando lotte a chi grida più forte che si incastrano perfettamente nelle strutture maschiliste che il femminismo ha provato a smantellare.
Le donne della porta accanto sono donne che vogliono tornare ad alzare la voce, ciascuna nell’ambito dei propri interessi e delle proprie competenze. Perché noi donne non dobbiamo per forza essere relegate a discutere degli argomenti che gli uomini ci hanno riservato. Cucina, bambini o moda, ma neanche dobbiamo sentirci legittimate a trattare solo di temi generalmente classificati come “femministi”. Certo, nessuno più di noi ha il diritto di parlare della nostra libertà, della nostra sicurezza o del nostro utero, ma non siamo obbligate a limitarci a questo. Una donna è libera (e capace) quanto un uomo di parlare di nuove scoperte tecnologiche, di politica internazionale, di informatica o di astronomia.
Le donne della porta accanto sono tutte le donne che desiderano uno spazio libero per parlare di quello che vogliono, senza limitazioni o censura, uno spazio dove possano essere ascoltate con la stessa attenzione riservata agli uomini. Questo è uno spazio interamente femminile ma che si propone di parlare a tutta la collettività.
La Redazione

Elena Esposto, ho fondato il progetto Le donne della porta accanto nel maggio 2019. Sono trentina di nascita, ma lombarda di adozione. Per vivere analizzo dati in una banca, e per sopravvivere iper-analizzo la vita. Ho un dottorato di ricerca in Economia Comportamentale e Teoria dei Giochi e attualmente sono iscritta alla Laurea Triennale in Lettere Moderne. Nel tempo libero studio i Tarocchi.
Sono una lettrice compulsiva, amo scrivere, imparare lingue straniere (anche morte), viaggiare in treno, coltivare fiori e coccolare i miei gatti. Non disdegno mai una bella birra fresca.

Alessandra Frascati (Sasha), fiorentina di nascita, milanese di adozione, laureata in lingue. Sangue slavo nelle vene, apolide e montanara. Inguaribile viaggiatrice, fantasiosa, spirito allegro (non disdegno un buon vinello specie se toscano!), per buona parte della giornata vivo da qualche parte tra le nuvole. Da segnalare: il mal d’Asia, un bisogno irrefrenabile di annusare tutti i libri (specie se datati), una buona dose di pazzia ed eccentricità.

Caterina Frusteri Chiacchiera, sono nata a Messina e vivo a Bergamo, dove lavoro come insegnate e conduttrice di gruppi di teatro ed espressività. La Sicilia, comunque, è sempre presente nella mia mente e nel mio cuore, e le mie zie, la mia casa, il mio mare e i miei ulivi, popolano tanti miei scritti. Ho conseguito la laurea in Antropologia Culturale, percorso di studio che mi ha regalato nuovi universi.
Amo la storia, la storia delle religioni, l’arte visiva, la semiotica delle immagini, la lettura di tarocchi, gli studi di genere, la poesia e teatro…
Credo fermamente nella sobrietà (solo per oggi, non bevo alcolici e ho, con molta fatica, smesso di fumare), nel lavoro su sé stessi e nell’oroscopo. Le giornate particolarmente felici sono quelle in cui, nonostante la miriade di impegni di questa vita sempre di corsa, riesco a ritagliarmi del tempo per scrivere, tentando di indagare la mia natura di donna e la realtà intorno a me. Ho iniziato a comporre poesie all’età di due anni mezzo, e non ho ancora smesso.

Alessia Casteni, sono nata il 3 dicembre 1986, sotto il segno del sagittario. Sono un’ottimista convinta ma credo anche che la determinazione possa tutto, o quasi. Piemontese di nascita, vivo a Milano ma ho qualche pezzo di cuore sparso nei luoghi più magici che ho avuto la fortuna di visitare.
Sono laureata in Lettere e Filosofia e ho un Master in Organizzazione di Eventi d’arte grazie al quale ho potuto lavorare per un periodo in Brasile, nell’organizzazione di eventi culturali. Negli ultimi anni sto riscoprendo sempre più alcune passioni che avevo già da bambina: la scrittura soprattutto. Il mio ingresso nelle Donne della porta accanto è stata una bellissima coincidenza. Grazie al nostro gruppo ho l’opportunità di leggere, scrivere e prendere parte a scambi di idee dal valore inestimabile.
Anche l’incontro di parole sentite, infatti, è un tipo di viaggio imprescindibile e arricchente nella nostra vita. Attualmente insegno italiano l2, studio lettere moderne e mi lascio affascinare dalla bellezza degli istanti.

Alessia Mammino, storica dell’arte, con un dottorato in Storia dell’arte contemporanea, e insegnante di scuola secondaria di secondo grado. La sensibilità verso il tema dell’inclusione scolastica mi ha portata a conseguire una specializzazione per le attività di sostegno didattico, nell’ambito della quale ho avviato una ricerca relativa alla fruizione artistica da parte delle persone con disabilità visiva. Credo fermamente nel potenziale dell’arte come strumento critico d’osservazione, analisi e intervento sulla realtà.
Siciliana d’origine, laziale nel cuore e lombarda d’adozione, ho un legame viscerale con il mare e devo alla recente permanenza a Bergamo la piacevole e continua scoperta delle bellezze paesaggistiche delle valli, nonostante mal tolleri i rigori invernali.
Sono un’inguaribile sognatrice alla costante ricerca di idee e stimoli creativi, mi diletto da autodidatta nel disegno, mi affascina il mondo dell’illustrazione, della grafica e dei fumetti e amo perdermi regolarmente, anima e corpo, fra le sale dei musei.

Livia Motterle, filosofa, antropologa e femminista. Amo cogliere la bellezza nel caos dell’esistenza e aprire brecce di discussione nella linearità della grigia mediocrità. Le mie armi di difesa e sopravvivenza sono le parole, la fotografia, le risate e l’erotismo. Ho lasciato il mio paese d’origine in provincia di Vicenza all’età di diciott’anni e ho vissuto a Bologna, a San Pedro La Laguna (Guatemala), a Barcellona e a Città del Messico (dove risiedo attualmente e dove lavoro come ricercatrice in studi di genere).
“Facciamo ogni cosa con allegria e passione”, questo il mio motto, con cui provo anche a buttare giù qualche riga per Le donne della porta accanto, con la rubrica Gramigna Rossa. Sono stata invitata da Rosanna e ho accettato ben volentieri per approfondire tematiche relative alla sessualità e per smantellare tabù.

Mari Catricalà, sono nata a Rho, in provincia di Milano, il 24 marzo 1995.
Mia madre è giapponese, mio padre è italiano, ma penso di sentirmi molto europea e culturalmente un po’ mista. Le città dove ho lasciato il cuore, per ora, sono Berlino e Kyoto – non mi ritengo una grande viaggiatrice, ma questi luoghi mi hanno segnata particolarmente; credo per le diversità che ci ho trovato, tantissime.
Mi piace leggere tanto, ma lentamente. Mi piace anche pensare e cambiare. In futuro, mi piacerebbe occuparmi un po’ di più dell’effetto che fanno le emozioni su chi legge, per capire perché ad alcune persone piaccia leggere così tanto, e se le letture possano, in qualche misura, essere di supporto in certi tipi di terapia. A volte scatto foto e le condivido sui social o con amici e amiche. Forse è il mio hobby più costante.
Ho già detto che mi piace cambiare, ma lo ripeto perché per me è molto importante: mi affascinano i cambiamenti e i momenti di crisi, e sono convinta che i libri ne portino a iosa. Sto imparando a scrivere dei libri che leggo, e penso di doverci lavorare su parecchio. Le sfide mi spaventano, ma provo a metterci del mio.

Elisa Belotti, leggo, scrivo e ne parlo. Lavoro nei campi del giornalismo, della promozione della lettura e dell’insegnamento. Sono nata il 9 agosto 1996 a Brescia. Ho studiato e vissuto a Milano, mi sono laureata in Lettere Moderne e sono una lettrice forte da sempre. Penso che condividere le opinioni e le impressioni sui libri letti con le altre persone sia la prima forma di critica letteraria e di comprensione del reale. Ecco perché partecipo a numerosi gruppi di lettura e scrivo recensioni. Mi occupo di laboratori di lettura e di libri inclusivi per l’infanzia, che rendono il mondo più accogliente per tutti. Sono femminista intersezionale, appassionata di informazione e scrivo storie per bambine/i. Le donne della porta accanto per me è uno spazio in cui fare divulgazione. Si creano progetti, si esplorano argomenti e li si porta direttamente sotto lo sguardo di chi legge. È un’occasione per stare dalla parte di chi fa informazione con consapevolezza. Sono appassionata anche di trekking e ho percorso alcuni cammini, come quello di Santiago de Compostela. Zaino in spalla, si può arrivare ovunque. Anche questa è una pratica di autodeterminazione.

Sofia Brizio, sono una giornalista e scrittrice disabile nata a Bergamo il 21 Febbraio 1997. A 18 anni ho deciso di trasferirmi a Cardiff, nel Regno Unito, per trovare la mia indipendenza e studiare giornalismo all’università. Ho poi proseguito con un master in Creative and Cultural Industries con specializzazione in editoria digitale, che ho completato a fine 2020 con l’obiettivo di lavorare nell’industria libraria. L’attivismo per i diritti dei disabili è da sempre parte integrante del mio percorso di vita e accademico e grazie al mio trasferimento nel Regno Unito sono riuscita ad approfondire tematiche relative a Disability, Queer e Gender Studies delle quali in Italia si parla ancora poco. Sono una femminista intersezionale e credo fortemente nella denuncia delle disuguaglianze sociali attraverso il racconto dell’esperienza personale nella scrittura. Le Donne della Porta Accanto è per me uno spazio per dare voce a tematiche che passano spesso in sordina e soprattutto portare consapevolezza della meravigliosa diversità della nostra società e della necessità di tutelare i diritti di tutti. E’ anche uno spazio di condivisione nel quale riscoprire ed esplorare me stessa come donna e attivista, e la mia rubrica, Interfemminismo, punta a racchiudere tutto questo.