Luglio a Milano fa rima con Brasile

Il Festival Agenda Brasil torna in città dopo tre anni con la nuova edizione

Di Alessia Casteni

Questo mese la buona notizia è il ritorno a Milano di Agenda Brasil, il Festival Internazionale di Cinema Brasiliano creato dall’Associazione Culturale Vagaluna, giunto alla sua IX Edizione.
Le date da annotare sono 6-7-8 luglio presso Cineteca Milano Arlecchino e Multisala Eliseo.
Per l’occasione ho incontrato la Direttrice del Festival Regina Nadaes Marques e le ho fatto alcune domande.

Alessia: Come è nata l’Associazione Vagaluna e con quali obiettivi?
Regina: Ho lavorato per alcuni anni all’interno dell’IBRIT (Istituto Brasile-Italia) dove curavo le mostre di cinema brasiliano e quando l’Istituto ha chiuso, ho deciso insieme a Marcella Baraldi e a Marco Palazzini di creare un’Associazione per approfittare dei risultati che avevamo raggiunto con i nostri precedenti eventi. Avevamo già un pubblico fidelizzato e i contatti con il Consolato Brasiliano e il Comune di Milano che ci avevano già conosciuti e sostenuti, siamo ripartiti da lì.
In questo modo è nata l’Associazione Vagaluna che ha uno statuto molto ampio, non ci dedichiamo solo al cinema brasiliano, infatti, ma abbiamo realizzato nel tempo anche altri eventi culturali ed artistici. Con il successo che ha sempre avuto, Agenda Brasil è sicuramente la nostra manifestazione più importante.

Alessia: A questo proposito come sono andate le prime edizioni del Festival?
Regina: Il Festival è nato a Milano ma poi si è allargato, approdando anche a Roma, Torino e Genova.
Agenda Brasil è cresciuto molto nel tempo, è nato come Rassegna per poi diventare un vero e proprio Festival con una mostra competitiva di lungometraggi e documentari.
Nel 2018 abbiamo partecipato a un bando del Governo Brasiliano che sosteneva i Festival anche all’estero e per quell’anno e il 2019 ne abbiamo potuto usufruire. Questo ci ha permesso un’ulteriore crescita decisiva.
Purtroppo oggi il finanziamento è finito quindi attendiamo nuove possibilità per ripristinare la parte competitiva del Festival.

Alessia: A luglio ci sarà l’edizione 2022 di Agenda Brasil, vuoi condividere qualche anticipazione con noi?
Regina: Il programma di quest’anno mescola arte, cultura e intrattenimento. I film presenti sono film d’autore nuovi o che in questi anni non hanno potuto essere visibili sul grande schermo, e alcuni di loro sono dedicati alla musica brasiliana.
Un esempio in questa direzione è Jair Rodrigues: Deixa que Digam di Rubens Rewald (2020) dedicato a un compositore e interprete che negli anni ‘70 ha avuto successo anche in Italia. In chiusura ci sarà Pacarrete un film molto lirico con la grande attrice Marcelia Cartaxo e l’apertura sarà invece con Luis Gonzaga, de Pai para Filho, su due grandi nomi della musica popolare brasiliana.
Ci sarà un focus sull’acclamato regista Camilo Cavalcante con i suoi due lungometraggi A história da eternidade, già presentato al Festival nel 2014, e King Kong en Asuncion il suo lavoro più recente, entrambi vincitori di molti premi in Brasile e all’estero.
Il regista sarà presente al Festival e lancerà il suo libro A História da eternidade che contiene la sceneggiatura originale del film, alcune scene tagliate, testi critici, immagini del making of.
In occasione del bicentenario dell’indipendenza del Brasile inoltre, verrà proiettato A viagem de Pedro, il nuovo film della regista Lais Bodanzky.
Ci sarà anche un aperitivo musicale per dare il via al Festival, al Ginger Cocktail Lab, con il Trio Brasil.

Alessia: Come collaboratrice di Le Donne della porta accanto ho un’ultima curiosità… Pensi che il cinema brasiliano lasci spazio alle donne attualmente?
Regina: Lo spazio per le donne nel cinema brasiliano è quello che le donne si prendono, come nel cinema di tutto il mondo. Il cinema, infatti, è un mondo ancora molto maschile.
Alcuni nomi femminili hanno trovato però un loro spazio. Chi guarda il programma di questa edizione potrebbe pensare che è prettamente declinato al maschile.
Il manifesto del Festival ha un viso maschile, i protagonisti dei film sono quasi tutti uomini… da Pedro I l’imperatore a King Kong, passando per il cantante Jair Rodrigues a Luis Gonzaga e suo figlio.
Ma al contrario il femminile è estremamente presente. La regista del film A viagem de Pedro è Lais Bodanzky, affermata regista che racconta con uno sguardo molto personale Pedro I, figlio del Re del Portogallo che torna a casa dopo l’indipendenza del Brasile; la protagonista del film di chiusura Pacarrete è Marcelia Cartaxo, vincitrice dell’Orso d’argento come miglior attrice al 36° Festival di Berlino.
História da eternidade ha tre protagoniste donne che appartengono a tre generazioni differenti.
Insomma anche se non al primo sguardo, le donne ci sono e fanno sentire la loro voce! Vi aspettiamo al Festival per scoprirlo.

Ringraziando Regina per questa chiacchierata vi do appuntamento ad Agenda Brasil 2022.

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