Le ragazze stanno bene

La recensione di Michela Cardinale
Titolo


Le ragazze stanno bene

Autrice


Giulia Cuter e Giulia Perona

Editore


Harper&Collins

Recensione

“Le ragazze stanno bene” ci apre un’interessantissima finestra sul contesto del femminismo dei nostri tempi, grazie ad un’analisi sintetica, ma profonda della situazione attuale delle donne, di tutto quello che le donne vogliono, o non vogliono essere.

Ne esce un testo scorrevole, moderno e profondamente inclusivo, attento a descrivere le dinamiche sociali che stanno trasformando la vita delle donne, delle coppie e della società in genere.

Il libro condensa settant’anni anni di storia del femminismo, con tutti i suoi cambiamenti e le sue evoluzioni. Dalla battaglia per il voto, alla decisione di quando avere figli e soprattutto se averne, al tema delle mestruazioni, del sesso, di come conciliare vita privata e lavoro fino a temi attualissimi come il mansplaining o le relazioni ai tempi dei social.

Con grande onestà intellettuale, e una certa dose di ottimismo (che recentemente mancava nei discorsi sul femminismo!) le due autrici ci offrono una prospettiva fattuale e concreta del panorama femminile italiano e straniero, raccontandocelo senza ideologismo e senza fronzoli.

Perché leggerlo

Oggigiorno è sempre più difficile dichiararsi femministe senza venire guardate storto, quando non apertamente criticate. Eppure, come ci mostrano le due autrici, essere femministe passa per molti aspetti della vita quotidiana di ogni donna e non significa necessariamente incastrarsi in modelli precostituiti, né vecchi né nuovi.

Il libro è un inno all’ affermazione di noi stesse, e ci offre un importante strumento per comprendere come superare gli ostacoli degli stereotipi e dei pregiudizi, sia di quelli evidenti che di quelli più subdoli dei quali non sempre ci rendiamo conto.

A chi lo consigliamo

A tutte e tutti coloro che vogliono accostarsi al femminismo, sdoganare temi ancora tabù e acquisire gli strumenti per muoversi al meglio nella nostra società, ancora fortemente intrisa di maschilismo e dinamiche patriarcali.

Questo testo è perfetto per ragazze e ragazzi giovani completamente digiuni di questi temi perché in queste pagine potranno incontrare diversi temi di riflessione, e molti riferimenti bibliografici che permettono di approfondirli.

Ma il libro è anche un validissimo strumento per chi il femminismo già lo mastica dal momento che è un vero e proprio manuale da consultare in caso di necessità, pieno zeppo di dati aggiornati e accuratamente diviso in capitoli facilmente consultabili al bisogno.

Cosa ci può insegnare

“Le ragazze stanno bene” ci insegna a districarci nella nostra quotidianità mantenendoci in equilibrio tra le rivendicazioni del passato e le istanze del presente; ci fornisce le coordinate per aiutarci a definire la nostra posizione in un momento di trasformazione come quello che stiamo vivendo e ci dà lo spunto per combattere al meglio le battaglie per raggiungere la parità sociale, politica ed economica tra sessi che, dopo tanti secoli, ci spetta di diritto.

Tre frasi significative

«Non credo a chi dice che le femministe non dovrebbero vestirsi eleganti e femminili. Credo che le femministe, come chiunque altro, si debbano vestire come le fa sentire meglio. Qualcuno combatterà in Birkenstock, qualcuna in décolleté, ma alla fine, ci interessa davvero?».

«…Non si potrebbe semplicemente evitare che la donna sia messa la muro, costretta a scegliere tra maternità e carriera? Purtroppo non è così semplice.».

«Non sarà un viaggio semplice, perché spesso non è semplice essere una giovane donna, ma di certo gli strumenti non mancano. Tutto sommato, le ragazze stanno bene.»