Maria Teresa de Filippis

Di Michela Cardinale

Ciao a tutt*!

Oggi, in occasione dell’inaugurazione di questa nuova rubrica dedicata alle donne che hanno preso parte alla Formula 1, ho deciso di farvi conoscere Maria Teresa de Filippis, che seppe guadagnarsi con molta fatica e impegno il soprannome di “pilotino”.

Il soprannome racchiude tutto il suo impegno nel dimostrare che una donna poteva benissimo raggiungere dei risultati ottimi in una gara automobilistica con dei piloti maschi, e soprattutto l’ammirazione dei colleghi per la sua capacità di guida in competizioni automobilistiche molto importanti.

Maria Teresa de Filippis nacque in una famiglia molto ricca ed agiata e fu il padre a indirizzarla verso la passione per l’automobilismo.
Iniziò l’attività sportiva a 20 anni, con la partecipazione, insieme al fratello al giro di Sicilia nel 1948, ma purtroppo per un guasto meccanico i due dovette ritirarsi dalla competizione. Dopo diverse vittorie, nel 1949 iniziò la sua carriera con le vetture Sport.


Maria Teresa arrivò seconda della classe 750 cc. alla competizione al Vesuvio con una Fiat-Camen Spider, e nel 1950 partecipò al X giro di Sicilia, al volante di una Urania-BMW Spider, correndo per 11 ore sotto la pioggia e guadagnandosi il 4° posto, ma purtroppo venne squalificata per via della messa in moto a spinta. Questo episodio fece arrabbiare Tazio Nuvolari, che era presente alla competizione. Secondo lui era stata una follia squalificarla dopo ore di corsa con delle condizioni atmosferiche molto sfavorevoli per i piloti partecipanti.

Tra il 1949 e il 1952 la De Filippis partecipò ad una trentina di gare nella categoria sport con vetture fino a 750 cc, e nel 1953 debuttò nella categoria 1100 cc, sul circuito di Avellino, dove dimostrò il suo valore e la sua bravura rimanendo in scia al primo, Giuseppe Rossi, che dovette impegnarsi per tenerla a bada.
Purtroppo in questa competizione la De Fillippis uscì di pista perdendo del tempo prezioso arrivando 5° e guadagnando il 2° posto di classe.

Nella competizione 12 ore di Pescara la De Filippis partecipò con una Osca, insieme al pilota Sgorbati riuscendo a mantenere il primo posto fino alla fine della gara. Durante la competizione, mentre stava guidando la De Filippis ci fu un problema alla ruota posteriore che lei sostituì riuscendo ad arrivare nei box per il rifornimento e le riparazioni necessarie.

Tra il 1953 e il 1954 si guadagnò, sempre con la Osca, otto vittorie di classe, guadagnandosi anche il 3° posto nel campionato italiano sport classe 1100 cc.
Nel 1955 vinse la gara nella durissima competizione Catania-Etna con una Maserati A6 GCS.

Nel 1958 la De Filippis era pronta a debuttare in Formula 1, con una Maserati 250F, che si dovette acquistare da sola perché all’ epoca non esistevano sponsor.
Il debutto in Formula 1 avvenne in aprile con il GP di Siracusa ( gara non valida per il campionato del Mondo) al quale arrivò 5°.
Partecipò anche al GP di Monte Carlo, non qualificandosi, al GP del Belgio, arrivando 10°, al GP del Portogallo e di Monza, ai quali si dovette ritirare a causa di incidenti avvenuti durante la gara. Si iscrisse anche al GP di Francia ma la sua iscrizione venne rifiutata.

La stagione del 1959 fu un momento molto doloroso per la De Filippis.  Verso la fine del 1958 aveva venduto la sua Maserati 250 per correre con la Porsche formula 2.
Nel GP di Monte Carlo riuscì a qualificarsi, per poi scoprire di essere stata esclusa dalla griglia di partenza, perché secondo il regolamento avrebbe ottenuto il risultato di qualifica a tempo scaduto.
In seguito a questi e ad altri spiacevoli fatti, uniti a diverse perdite di amici piloti la De Filippis decise di non salire più su una macchina da corsa.