“Mancano i dati sulla disabilità”: così Simone Riflesso ha creato la prima mappatura italiana dell’accessibilità ai pride
Di Sofia Brizio Siamo alla fine del mese del pride, il periodo dell’anno che celebra l’orgoglio LGBTQ+ e riunisce varie…
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Di Elena Esposto A El Salvador le manifestazioni per l’8 marzo sono iniziate presto. Già il giorno prima migliaia di…
Nel documentario “Coded bias” di Shalini Kantayya viene raccontata la storia di Joy Buolamwini, studiosa del MIT, e Timnit Gebru ricercatrice di Microsoft che nel 2018 hanno portato alla luce l’inesattezza dei sistemi di riconoscimento facciale quando si tratta di persone dalla pelle scura, e in particolare di donne.
Le gigantesche moli di dati analizzati ogni giorno servono sicuramente i bene comune, ma non solo. Una riflessione sul potere delle informazioni e il controllo delle donne sul proprio corpo.